Traccia 5: CAMPOFONTANA-GIAZZA-CA’DEL DIAOLO – fine tappa Sant’Andrea di Badia Calavena o Cà del Diaolo
Da Campofontana: agriturismo Bucaneve, Località Selle per il sentiero Dorsale Media della Lessinia Campofontana-Camposilvano, discesa a Giazza per la località dei Teldari.
Si oltrepassa il torrente e si imbocca la nuova ciclabile di Giazza che porta fino alla località La Busa.
Si prosegue per la provinciale fino a Selva di Progno, da qui un’altra ciclabile porta a Ca’ del Diaolo, passando per Sant’Andrea.
Lunghezza : 13.5 Kilometri fino a Sant’Andrea x la Provinciale 10 – Dislivello positivo 500 mt. circa
La tappa di oggi parte dal centro di Campofontana e ci porterà nella Val d’Illasi, seguendo quasi totalmente l’importante sentiero n.251 che trovate segnalato all’ingresso del paese.
Lasciatevi sulla destra il ristorante "La Montanara" e, poco dopo, scendete a destra sul brevisimo tratto di sentiero (nostro segnavia sul palo).
Seguite l’asfaltata che scende e tenete la destra, entrando in Contrada Grisi.
Percorretela tutta fino alla successiva contrada Zocco, che attraverserete.
Usciti dalla contrada, tenete il sentiero a sinistra, passate davanti alla fontana lasciandovela a sinistra, salite per il bellissimo bosco fino a giungere al trivio davanti al rifugio Bucaneve ora chiuso.
Lì, troverete un nostro segnavia, sul palo indicante "251-Giazza".
Seguitelo e percorrete tutto il sentiero 251 fino a Giazza.
La tappa di oggi, infatti, ricalca alla perfezione questo sentiero.
E’ ben segnato dal CAI in bianco e rosso.
Noi ci siamo limitati a porre alcuni nostri segni sulle piante.
Fate attenzione perché è un vero e proprio sentiero di montagna, tutto in discesa.
Per buona parte nel bosco, all’uscita dalla faggeta rimanete un po’ a guardarvi attorno: siete su di un "balcone" privilegiato, dal quale si vedono i Monti Zevola, Terrazzo, l’alta val Fraselle e il Carega!
Un incanto!
In fondo alla discesa, raggiunta la grossa mulattiera, tenete la destra fino a giungere a Malga Selle.
Ritroverete la segnaletica CAI indicante Giazza, sempre per il sentiero 251 e, poco dopo, le frecce che indicano i sentieri di Giazza.
distance | duration | avg. speed | trackpoints | trackpt. distance |
---|---|---|---|---|
8.4 km | 03:45:03 | 2.2 km/h | 895 | 9.35 m |
altitude range | lowest point | highest point | uphill | downhill |
---|---|---|---|---|
616 m | 651 m | 1267 m | 355 m | 899 m |
Continuate in decisa discesa. Non vi sono bivi.
Passerete davanti ad un allevamento di lama e, in fondo alla discesa, vi troverete sulla SP10 che risale dal fondovalle.
Proseguite a destra, entrando nel paesino di Giazza (punto acqua).
Vi consigliamo vivamente la visita al museo dei Cimbri, in centro al paese, che ne illustra la vita, la storia e le tradizioni.
Davanti alla Trattoria "Ljetzan", vicino alla chiesa, imboccate la stradina di sasso che scende al ponticello sul fiume.
Da qui in avanti, la strada è facile e senza bivi perché coincide perfettamente con la bellissima pista ciclabile che fiancheggia il fiume.
Girate, quindi, a sinistra e percorretela per tre chilometri circa fino a giungere all’Osteria "La Busa".
Risalite la strada, fino a trovarvi sulla grossa e un po’ trafficata SP10.
Attenzione: da qui al paese di Selva di Progno, circa tre chilometri e mezzo più a valle, dovrete seguire la provinciale in questione.
Purtroppo, non vi sono mulattiere o sentieri pubblici che vi possano portare a valle.
Giunti in fondo al paese, prima di attraversare il ponte sul fiume, ci sono due possibilità: per chi dovesse alloggiare al punto tappa "Al Ristoro", conviene attraversare il ponte e proseguire per un altro chilometro fino alla vicina frazione di Sant’Andrea.
Vi troverete il bar-ostello sulla destra, dall’altra parte della piazza vicino al negozio di alimentari.
Chi va a dormire alla Ca’ del Diàolo, invece, continui dritto per Via Don Giuseppe Padovani lungo la ritrovata ciclabile, della quale vedrete le indicazioni.
Sbucherete nei pressi del monumento al Bogòn e, attraversata la SP10, ritroverete subito la ciclabile che vi porterà, dopo meno di un chilometro, alla Ca’ del Diàolo.